Blog

Nov 11

Cyberbullismo: 4 regole per difendere i propri figli

Il fenomeno del “forte” che si prende gioco in maniera subdola e meschina del “debole” è un comportamento che purtroppo esiste da sempre. Secondo le ultime stime dell’Istat il bullismo è un fenomeno molto diffuso tra i ragazzi, infatti il 50% degli 11-17enni ne subirebbe qualche episodio, mentre circa il 20% sarebbe vittima assidua.

Una delle forme con cui questo comportamento violento viene perpetrato dai nativi digitali (coloro che sono nati e cresciuti in corrispondenza alla diffusione delle nuove tecnologie informatiche) è sfruttando i canali di Internet: Instagram, Facebook, WhatsApp, ecc., prendendo appunto il nome di Cyberbullismo. Ci si ricorda della potenza del Cyberbullismo solo quando le cronache riportano di minorenni che disperati arrivano a compiere gesti estremi in risposta (ad esempio) alla pubblicazione in rete di loro foto o video hard o delle violenze subite.

Un esempio di quanto descritto sopra lo trovate in questa puntata delle Iene

Per prevenire queste tragedie e per essere vicini ai ragazzi ed al mondo dei nostri ragazzi, alcuni utili consigli possono essere:

  1. Rimanere aggiornati: la tecnologia evolve con passi da gigante, ma prendersi l’impegno di rimanere aggiornati significa riuscire a star vicini ai propri figli potendo insegnare loro un utilizzo più consapevole dei mezzi informatici. Un modo per conoscere cosa utilizzano ed imparare come si usa, potrebbe essere farlo assieme a loro (questo darebbe modo di passare anche del tempo assieme). L’ideale sarebbe che la vostra presenza possa essere percepita non come un’intrusione ma come un valido supporto;
  2. Osservate: il comportamento di vostro figlio: è triste e scontento? Vi sembra preoccupato per qualche cosa? Ha perso interesse per le attività che di solito lo coinvolgevano? Vi chiede denaro per motivi che vi sembrano poco plausibili? Avete l’impressione che voglia dirvi qualcosa ma che non trovi le parole e il momento per farlo o, al contrario, è sfuggente e cerca di tenervi alla larga dalle sue cose? Sono tutti campanelli di allarme. Inoltre cercate di monitorare il tempo che vostro figlio passa sul computer, tablet o sul cellulare, cercando di evitare l’uso della rete di notte, verificando ad esempio che possa spegnere il cellulare quando va a dormire per consentire un corretto riposo;
  3. Indagate: non abbiate timore di andare a parlare con gli insegnanti per verificare se anche loro hanno notato qualche comportamento “che non va”. Confrontatevi e parlatene con gli altri genitori, chiedete laddove vostro/a figlio/a frequenti associazione sportive o altre associazioni se avete il dubbio che ci sia qualcosa che non torni.
  4. Fatevi aiutare: se vi accorgete che c’è una situazione di malessere non esitate a rivolgervi ad un professionista, anche solo per una consulenza: potrebbe essere necessario un supporto esterno adeguato;

Da anni abbiamo a cuore e trattiamo il fenomeno, sia facendo prevenzione nei diversi contesti, che sostenendo gli adolescenti e le famiglie nel delicato compito della relazione tra loro e la tecnologia e quindi più in generale tra loro ed il mondo della socializzazione.

Per maggiori info cliccate QUI

Robert Allegri

Tratto con passione, utilizzando metodologie innovative e scientificamente comprovate di problematiche quali: dipendenze "nuove" e vecchie, dei disturbi e delle problematiche sessuali, dei disturbi di tipo ansioso (ex. attacchi di panico – fobie), delle difficoltà relazionali e familiari, e della sfera depressiva.