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Lug 31
Donna e Uomo

Donna diffida dal Narcisista e Uomo proteggiti dalla Gelosa

Donna diffida dal narcisista e tu uomo proteggiti dalla gelosa

 

Quante volte mi è capitato di leggere articoli più o meno scientifici sul narcisismo, e tra quelli più letti online ci sono quelli di carattere amoroso e di come questa classificazione diagnostica di un disturbo di personalità, venga soprattutto utilizzata per mettere in guardia le donne a non cadere (o ad uscire), dalle grinfie di questa tipologia di uomo spregevole.

Si perché nel terzo Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (APA, 1980) viene introdotto il Disturbo Narcisistico di Personalità, i cui elementi descrittivi si fondavano su: una palese auto-percezione di grandiosità, sulla mancanza di empatia nelle relazioni e sull’attiva ricerca di ammirazione.

Questo se lo vogliamo vedere in un contesto amoroso o di coppia, si traduce in un uomo che:

  • Sa essere molto carismatico e attraente nel momento in cui è interessato alla relazione (per la propria gratificazione), riesce cioè a far sentire speciale l’altra persona, lusingandola, ottenendone dapprima l’attenzione e poi arrivando fino a conquistarla. Tuttavia, una volta raggiunto lo scopo, la tratta come una “bambola di pezza”
  • Utilizza il rinforzo intermittente, cioè a volte elogia la partner facendola sentire unica e speciale e a volte la massacra e la umilia. Questo è il motivo per cui risulta difficile staccarsi da queste persone, in quanto si fatica a distinguere se siano tendenzialmente “buoni o cattivi”, e tutto sommato preferiamo pensare di avere scelto una persona buona che sta al nostro fianco.
  • La grandiosità del suo modo di porsi affascina, ovvero a meno che non sia insita in noi la sindrome della crocerossina per cui veniamo ammaliati dai casi umani da salvare, vedere una persona che si pone in maniera: sicura (anche troppo), forte (anche troppo), spavalda (anche troppo), etc., etc., può sicuramente affascinare.

Ma in maniera bonaria, se volessimo ragionare per generi e macro categorie (sicuramente più da rivista di gossip che da manuale accademico), quale potrebbe essere una tipologia di donna per cui mettere in guardia l’uomo? Probabilmente la gelosa, perché se volessimo fare lo stesso giochino di classificazione che abbiamo fatto prima, lo potremmo tradurre nel contesto amoroso o di coppia in una donna che:

  • Sa essere molto carismatica e attraente nel momento in cui è interessata alla relazione, perché nel primo momento tutte le sue attenzioni sono rivolte alla persona d’interesse (e non vengono distratte dalle paure che emergeranno in seguito). Queste attenzioni lusingano e fanno stare bene, ed è facile che riescano a conquistare, ma con l’inizio della relazione ecco che vengono notati tutti i potenziali pericoli.
  • Utilizza il rinforzo intermittente, ovvero fino a che l’uomo sta “dentro il seminato” va tutto bene, ed il clima è calmo ed amorevole. Non appena invece vengono notati dei segnali che possono dar adito a dubbi (veri, ma soprattutto presunti tali), si scatena la gogna.
  • L’impulsività delle reazioni affascina, ovvero il modo forte in cui viene dimostrata la gelosia, è spesso lo stesso modo forte con cui viene dimostrato l’amore quando i dubbi e le paure non compaiono, e questo certamente crea attaccamento.

Abbiamo visto quante similitudini possono esserci tra queste due tipologie di persone, con le quali è molto pesante portare avanti una relazione intima, ed in cui risulta fondamentale trovare delle strategie per auto-tutelarsi.

Nessun partner è perfetto e nessuna relazione lo è, ma si può imparare a trarne il buono, fino a quando del buono c’è. Quando invece l’ago della bilancia pende dall’altra parte, significa che è giunto il momento di valutare se prendere delle scelte.

Robert Allegri

Tratto con passione, utilizzando metodologie innovative e scientificamente comprovate di problematiche quali: dipendenze "nuove" e vecchie, dei disturbi e delle problematiche sessuali, dei disturbi di tipo ansioso (ex. attacchi di panico – fobie), delle difficoltà relazionali e familiari, e della sfera depressiva.