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Feb 21

Autostima, siamo come unicorni?

Che cosa succede quando abbiamo una bassa autostima? Spesso nel nostro lavoro ci troviamo ad avere a che fare con problemi che riguardano come ci sentiamo, pensiamo, comportiamo con noi stessi e con gli altri. Cosa succede se per un motivo preciso o per un momento o addirittura se da sempre abbiamo imparato a pensarci male, vederci male e comportarci male con noi stessi? Ciò si tradurrà in un problema che ritroveremo in modo trasversale in diverse difficoltà personali e nel rapporto con gli altri. Facciamo un esempio che può aiutarci a comprendere che cosa succede dentro di noi….provate a pensare: “Sono un unicorno”! Vi viene da sorridere, vero?? Eppure è un pensiero che possiamo avere anche se difficilmente si trasformerà in realtà. Ora però vi chiedo di provare a dirvi un altro pensiero (senza dargli troppa attenzione o importanza): “Io non mi piaccio”, piuttosto che “faccio schifo”…piuttosto che “non mi piace qualcosa di me stesso o del mio corpo”. Ed ora invece, come vi sentite?

Non riesco a leggervi il pensiero, ma temo che la sensazione che state provando non sia particolarmente positiva! Pensiamo poi se per caso adesso, subito dopo questo piccolo esercizio dovete: mangiare, uscire con una persona, vestirvi, parlare in pubblico o guardarvi allo specchio (tutte attività che facciamo regolarmente). Temo che il vostro approccio con queste ultime, se continuate a seguire il pensiero fatto prima, potrebbero non farvi sentire positivi, amorevoli o gentili nei vostri confronti. E che quindi il risultato di questi comportamenti potrebbe essere non troppo positivo…purtroppo dimostrandovi che…AVEVA RAGIONE QUEL PENSIERO!? Ma fermiamoci un momento e riflettiamo insieme: che differenza c’è tra “un unicorno” e “faccio schifo” in termini realistici ed apprezzabili? A meno che noi non ci mettiamo a giudicare noi stessi ritenendoci “oggettivi” (ma su questo sono disponibile a parlarne insieme a voi in termini più complessi in un altro blog) e immuni da giudizi imparati precedentemente (in famiglia, a scuola, in momenti precedenti della nostra vita)…la differenza è nulla! Per cui…forse non è sempre vero che un pensiero vale l’altro, soprattutto se si tratta di quello che diciamo a noi stessi (a meno che qualcuno di voi nell’esperimento precedente non si sia davvero trasformato in un unicorno…).

Robert Allegri

Tratto con passione, utilizzando metodologie innovative e scientificamente comprovate di problematiche quali: dipendenze "nuove" e vecchie, dei disturbi e delle problematiche sessuali, dei disturbi di tipo ansioso (ex. attacchi di panico – fobie), delle difficoltà relazionali e familiari, e della sfera depressiva.